La Roma esce sconfitta dalla finale di Budapest, valida per l'Europa League, ai calci di rigore, dopo che il match si era concluso sull'1 a 1.
Partono meglio i giallorossi, che trovano presto il gol del vantaggio: Mancini trova Dybala in profondità, l'attaccante argentino non sbaglia.
Il primo tempo vive di grande intensità e l'arbitro (forse in maniera esagerata) ricorre spesso all'utilizzo dei cartellini, ma lo fa solo nei confronti dei giallorossi.
Si va al riposo con la Roma in vantaggio, ma nella ripresa, il Siviglia si fa maggiormente aggressivo e trova il pari su una sfortunata autorete di Mancini.
L'arbitro, poi, concede un rigore, su un ipotetico fallo di Ibanez, che però il VAR dimostra non esserci, non concede un penalty, apparso abbastanza chiaro ai giallorossi per un mani in area di rigore e così si arriva alla fine dei 90 minuti regolamentari.
Nei supplementari, le 2 squadre sembrano essere molto stanche, effettuano diversi cambi, ma la partita arriva senza particolari sussulti ai rigori.
Per la Roma sbagliano Mancini e Ibanez, il Siviglia è infallibile e vince l'Europa League.
31/05/2023
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