33 anni dall'ultimo scudetto, tanto è trascorso fino ad oggi, quando una città, un popolo, è finalmente riuscito a vincere la classifica della Serie A.
Al triplice fischio finale, dopo l'1 a 1 contro l'Udinese al Friuli, è scattata la festa in campo, sugli spalti (dove erano presenti oltre 15mila tifosi del campani), ma soprattutto a Napoli, dove le strade sono state invase dai sostenitori partenopei, con i fuochi d'artificio a fare da contorno a questo storico evento.
Uno scudetto meritatissimo, in una stagione nella quale Osimhen (che ha realizzato anche oggi il gol del definitivo 1 a 1) e compagni, hanno mostrato una coesione e una forza di gruppo superiore alle altre squadre.
Merito di Spalletti, allenatore che ha saputo dare una identità di gioco chiara alla sua squadra, che senza contare gli episodi negativi della gara di ritorno dei quarti di Champions' League, ha fatto benissimo in Italia ed in Europa, dove forse può rammaricarsi per non aver raggiunto traguardi maggiori.
Ma fregiarsi dello scudetto, con 5 giornate di vantaggio, è un risultato incredibile, per una squadra che ad inizio stagione, anche a causa di alcune cessioni eccellenti, non sembrava essere tra le favorite per la vittoria finale.
04/05/2023
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