Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del biopic sulla vita del mito del calcio italiano Roberto Baggio dal titolo " Il Divin Codino " .
“All'inizio vedevo mio padre come un nemico, ma è stata invece la base per non mollare mai: ho una grande gratitudine verso di lui. A volte non capiamo l'amore e la protezione dei nostri genitori, diventano i nostri nemici, ma con il tempo questi nodi si vanno a sciogliere: tante persone che conosco hanno avuto e hanno problemi di relazione con i genitori, la speranza è che si ricompongano”, queste le parole dell'ex campione azzurro in conferenza stampa.
"Divin Codino" trasmesso da Netflix e basato sulla vita di Roberto Baggio, si contrappone idealmente alla serie Sky "Speravo de mori prima" basata sulla vita di Francesco Totti, trasmessa circa un mese fa.
Roberto Baggio ancora oggi può essere considerato tra i piu grandi talenti del calcio italiano e mondiale di ogni tempo, un diamante che spesso ha brillato ad intermittenza regalando momenti di luce altissima come soltanto i veri campioni sanno fare. Forse, a differenza di Totti, e' mancato a Baggio un pizzico di fortuna in più' nei momenti cruciali come la finale di Pasadena finita e persa ai cali di rigore contro il Brasile e una serie di infortuni che lo hanno seriamente messo in crisi durante la sua carriera, infine Baggio secondo l'opinione di molti, ha pagato emotivamente la scelta di non restare in un club per molti anni ma di girare tra vari club come Fiorentina, Juventus, Milan, Inter, Bologna e infine Brescia.
Baggio ha pagato il peso un calcio anni 90 basato sulla tattica ad ogni costo, un calcio che credeva erroneamente di poter fare a meno dei fantasisti, relegando il gioco a schemi e corsa invece che a fantasia e divertimento. Divin Codino restera' per sempre un simbolo del calcio basato sull'estro e sul genio e sara' impossibile cancellarlo dalla memoria di molti di noi che lo hanno visto incantare su mille e mille campi.
Una cosa e' certa senza di lui come ha scritto Cesare Cremonini "Non e' piu domenica" .
20/05/2021 di Federico Crescenzi
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