Il libro nasce quasi per caso, in un periodo di noia cercavo qualcosa di originale da fare e dopo aver pensato che in quel periodo si svolete a proprio il Giro d’Italia mi sono detto: “perché non realizzare qualcosa legato al ciclismo che è uno sport che mi ha sempre appassionato molto?”.
Ciò che vorrei trasmettere ai lettori è soprattutto la mia passione per lo sport e tutti quegli aspetti piacevoli di uno sport che molti ritengono noioso.
Il libro è molto interessante, quando lo rileggi che sensazioni provi? E che sensazioni hai provato nel scriverlo?
Quando rileggo il libro sinceramente un po’ mi imbarazzo perché non amo rileggere ciò che scrivo o rivedermi in filmati/fotografie. Tuttavia, provo anche un po’ di orgoglio perché mi rendo conto di aver fatto una cosa non semplice e non molto comune.
Nello scriverlo invece onestamente mi sono divertito ed in alcuni istanti è stato anche rilassante perché quando tratto argomenti che mi piacciono e mi appassionano mi sento bene ed in pace.
In un momento così delicato, cosa può insegnare il ciclismo hai ragazzi che non lo praticano?
Questa è una domanda molto complessa per me. Secondo me può insegnare moltissime cose; in primis lo sport aiuta a distrarsi ed a passare alcuni momenti di spensieratezza che fanno sempre bene (soprattutto in questo periodo). Inoltre, insegna quanto sia importante mettere tutto l’impegno possibile per raggiungere molto traguardi.
Un’ultima cosa che può insegnare penso sia la bellezza del passare tempo all’aria aperta a contatto con la natura e con i paesaggi del nostro territorio.
Come stai vivendo questo difficile momento storico? I tuoi sogni nel cassetto?
Onestamente lo sto vivendo abbastanza male, perché la paura in me è sempre presente. Detto ciò, sto anche sfruttando questo periodo per passare del tempo con me stesso cercando di capire quali traguardi voglio realmente raggiungere.
Nella pratica faccio ciò che tutti i ragazzi fanno in questo periodo: durante il giorno lavoro mentre quando ho del tempo guardo film, serie tv e soprattutto seguo gli sport che mi appassionano.
Il mio sogno nel cassetto è quello di lavorare nel mondo dello sport; mi piacerebbe molto poter allenare una squadra di calcio (da professionista in quanto ciò mi permetterebbe di vivere solo di ciò), un’altra che mi piacerebbe molto è proseguire in questa strada della narrazione sportiva.
Questo libro è il preludio per una carriera da scrittori oppure hai in mente differenti progetti per il tuo futuro ?
I progetti che ho in mente francamente sono molti, alcuni di essi sono quelli spiegati in precedenza; per il momento io non mi definisco un vero e proprio scrittore ma solamente una persona a cui piace riportare i suoi pensieri su carta stampata. In futuro però se dovessi venirmi di nuovo l’ispirazione o dovessero frullarmi nella testa nuove idee simili al libro già scritto sicuramente mi siederò molto volentieri davanti ad un computer per realizzare un altro progetto simile a questo.
Cosa caratterizza il ciclismo rispetto agli altri sport?
Ci sono diverse cose che lo caratterizzano. Premetto però che io sono molto appassionato di diversi sport e ritengo tutte le discipline bellissime, con numerosissime sfaccettature.
Una delle cose che differenzia il ciclismo dagli altri sport secondo me sta nel fatto che permette di attraversare in lungo e in largo molti territori, quindi oltre a fare sport si scopre la bellezza del territorio; per dirlo in altre parole è l’unico sport che, nel vero senso della parola, attraversa zone a te care (nel libro parlo molto di questo aspetto).
Un altro aspetto che lo differenzia è senza dubbio l’importanza che ha avuto nella storia del nostro paese questo sport; io lo vedo come una sorta di legame che ci rimane con la tradizione e con la passione che le generazioni passate avevano per lo sport.
11/05/2021
Inserisci un commento