Che lo sport dilettantistico stia passando la sua peggiore crisi dal dopoguerra e’ innegabile, molte gare sono bloccate dal Dpcm e molte altre non si giocano per effetto del Covid19 e dei suoi protocolli. I pochi strumenti messi a disposizione dal governo, purtroppo, non sono bastati ed oggi e’ sempre piu’ difficile portare avanti un’attivita’ dilettantistico amatoriale, che si basa sui sacrifici di tanti presidenti e dirigenti spesso animati dalla pura passione. Che si parli di calcio, di basket, di volley, pallanuoto, pallamano e altre discipline, le problematiche restano le medesime in un clima che vede la ripresa ben lontana. Che oggi si finiscano i campionati e’ certamente una priorita’ ma e’ altrettanto prioritario tutelare la salute di atleti, dirigenti e familiari. Chi restera’ in piedi, dopo tutto questo,potra’ gloriosamente dire “IO C’ERO” ma la domanda e’ proprio questa ovvero:”Chi restera’ in piedi?”
01/11/2020
di Mauro Vari
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